Situata tra la Calabria e la Puglia, nella parte meridionale dell’Italia, la regione Basilicata è un luogo dove silenzio, colori, profumi e sapori genuini portano lontano dal frastuono e dallo stress della vita moderna scandita da ritmi incessanti. Questa regione è l’unico caso in Italia a doppia denominazione. Anticamente veniva chiamata Lucania, dal “lucus” latino perché terra di boschi o perché popolata dai Liky, antico popolo proveniente dall’Anatolia, o ancora perché terra raggiunta da un popolo guerriero che seguiva la luce del sole, anticamente “lue”. Fu chiamata Basilicata per la prima volta in un documento del 1175 derivando probabilmente il nome da “Basiliskos”. Ancora oggi gli abitanti della Basilicata preferiscono essere indicati come Lucani piuttosto che Basilischi o Basilicatesi. Bagnata da due mari, Ionio e Tirreno, offre grandi spiagge di sabbia finissima o di ciottoli, e un’acqua cristallina che permette di praticare numerose attività, come il rafting o il torrentismo, il canottaggio o la vela, le immersioni subacquee o la pesca sportiva. Bellissima e misteriosa, in quando ancora poco esplorata, è la zona dei Laghi di Monticchio. Il lago Grande e il lago Piccolo sono due bellissimi scenari che occupano i due crateri, ormai spenti, del Monte Vulture.

A quale colore abbiamo abbinato la regione Basilicata? Non potevamo non prendere in considerazione Matera, città dei Sassi, luogo unico e entrato a far parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1993, ed eletta Capitale della Cultura Europea nel 2019. La storia di Matera, sicuramente una delle città più belle del mondo, è ultra-millenaria. Case scavate nella roccia, grotte e civiltà antichissime appaiono nel territorio murgico sin dall’età della pietra. È considerata la terza città più antica al mondo e bisogna andare indietro di diecimila anni per risalire al primo insediamento. Infatti, secondo gli storici, la presenza dell’uomo in queste terre risale alla notte dei tempi, quando i primi uomini primitivi si insediarono sulla Murgia per poi spostarsi man mano sui versanti della Gravina in cercadi maggiore protezione. Nei dintorni della città sono state addirittura rintracciate zone preistoriche con interessanti ritrovamenti archeologici (San Martino – Serra Rifusa – Picciano – Tirlecchia – Murgecchia – Serra d’Alto – Timmari).

La città è sorta in un’area rupestre a ridosso di una grande spaccatura carsica, chiamata “Gravina”, e si è sviluppata in un rapporto quasi di simbiosi con la stessa roccia. I Sassi di Matera sono divisi in due aree più grandi: il Caveoso a sud, composto soprattutto da grotte, e il Barisano a nord ovest, per lo più costituito da abitazioni realizzate secondo tecniche costruttive più complesse. Visitando Matera è inevitabile innamorarsi di luoghi, spazi e paesaggi che questo patrimonio riesce ad offrire. Piccola curiosità: Matera fece parte della Puglia (Terra d’Otranto) fino al 1663, successivamente venne incorporata alla Basilicata e nominata capoluogo. Abbiamo scelto per voi tre mete imperdibili della bellissima Matera: Il borgo antico di Matera, unico nel suo genere e sviluppato a ridosso delle grotte naturali scavate nella roccia, si divide in due rioni: il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano, con al centro lo sperone roccioso della Civita. La Chiesa San Francesco D’Assisi, progettata dagli architetti Vito Valentino e Tommaso Pennetta, che domina l’ampia e centralissima Piazza di San Francesco. Armoniosa ed elegante in stile tardo barocco, è stata edificata sopra l’antica chiesa ipogea dei SS. Pietro e Paolo, ancora visitabile attraverso una botola. Per concludere la vostra passeggiata per Matera, raggiungete San Pietro Barisano, la chiesa rupestre più grande di Matera, incastonata nel Sasso Barisano. Il campanile, che poggia su una roccia, e la facciata sono stati eretti utilizzando massi di tufo.

 

Fonte immagini circuitoturismo.it

 

 

Commenti

commenti