Il tuo umore è nero? Coloralo! Come i colori influenzano il nostro umore.
Lo psicologo Emanuele Tomasini risponde alla domanda di Giada, nostra affezionata lettrice, che ci ha chiesto come il colore influenza il nostro umore. Se anche tu vuoi ricevere il parere esperto del Dott. Tomasini, invia la tua domanda a info@thesignofcolor.com. E per non perdere l’appuntamento mensile con il colore, iscriviti alla nostra newsletter.
Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima.
Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde.
(da Dello spirituale nell’arte, in Tutti gli scritti, a cura di P. Sers, Feltrinelli, 1989).
Viviamo in un mondo a colori e spesso, quasi senza accorgerci, esprimiamo le nostre emozioni proprio attraverso diverse tonalità, sia con etichette verbali (rosso di rabbia, verde d’invidia) sia utilizzando quotidianamente le diverse cromie (abiti, immagini, arredi). È vera, però, anche la relazione opposta: il colore può in qualche modo influenzare come ci sentiamo. Per comprendere bene quanto il colore sia legato al mondo interno di ognuno, può essere utile osservare i bambini in età scolare, che, dopo aver appreso a ‘scarabocchiare’, iniziano a dilettarsi nell’uso dei colori, tanto per varietà e tanto per intensità e sfumature. Poco importa, all’inizio, che il prato sia azzurro anziché verde, perché proprio quella scelta, che non corrisponde all’immagine reale, ispira una determinata sensazione. In quel momento, quindi, l’utilizzo di una determinata tonalità è dettato da fattori legati alla risonanza emotiva personale. Con la crescita, iniziamo con le prime associazioni e i primi apprendimenti che modificano la relazione colore-umore. È così, per esempio, che ci vestiamo e arrediamo con le tinte che riteniamo più piacevoli, mentre rifiutiamo quelle associate, per esempio, a eventi, ricordi o emozioni che consideriamo negativi.
Sebbene i significati dei colori e la loro ripercussione sui nostri vissuti siano culturalmente determinati, le più recenti ricerche in ambito psicofisiologico e neuroscientifico ci dicono che la visione di determinati colori ha dei risvolti anche su alcuni parametri fisiologici e si traduce in diversi vissuti psicologici. Se pensiamo alla macro-divisione tra colori caldi e freddi e la verifichiamo su di noi, scopriamo che i primi, spesso, rientrano in una sfera di attivazione e azione mentre i secondi in una sfera più intima e riflessiva. Partendo da queste indicazioni generali il colore ha acquisito importanza nel design di particolari luoghi della casa, di uffici o nella moda. Oltre a ciò, per un buon utilizzo del colore, come mediatore delle nostre percezioni, è necessario stabilire il proprio legame con quella determinata cromia.
Consiglio
Provate anche a voi a stendere un piccolo vocabolario cromatico con la funzione di raccontare sensazioni, emozioni e vissuti legati a quella particolare tonalità, sfumatura o saturazione. Una buona indicazione che potete darvi è: quando volete cambiare come vi sentite, provate a chiedervi verso che colore state andando, come vi fa sentire la tonalità scelta, cosa vi evoca. In questo modo state già dando forma e cambiamento a ciò che sentite.
Dott. Emanuele Tomasini
Psicologo
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