Flaminia Veronesi, artista molto amata dal pubblico, ha una sua teoria sull’arte e sulle parole, sempre eterne ed attuali.

Il suo mondo creativo, un universo mosso da un’energia e da una fantasia incontenibile, è popolato di figure mitiche, metamorfiche e metaforiche. Figure che appartengono ad una dimensione altra, che alla fine scopriamo essere la nostra più intima, dove psiche e natura si fondono. Le grafiche sono particolari e astratte: sirene e diavoli, paguri, draghi a due teste, uova giganti, piante antropomorfe che legano il mondo marino e terrestre in un universo colorato e concettuale che parla, con un sorriso, davvero a tutti.

Flaminia oggi è un’artista affermata e completa, ed il suo percorso lo conferma: finito il liceo, vola a Londra per assaporare l’arte. Nel tempo libero si impegna a dare voce e forma a quell’universo di creature che le animano testa e cuore, un surrealismo magico e autodidatta.flaminia

Il successo della visione di Flaminia

La sua visione stupisce tutti, dal settore moda a quello delle gallerie d’arte che decidono di ospitare qualche sua esposizione: l’arte di Flaminia è un’onda senza risacca, che si espande libera senza limiti. Espone alla galleria Castiglioni, sempre in città. Il T Magazine le chiede delle opere per un evento al Fuorisalone. E poi arriva Marni, Flaminia firma capi e accessori della collazione P/E 2023 – che le star amano e indossano subito –, e porta paguri giganti e conchiglie nello store milanese con la mostra immersiva The Hermitcrab’s Wundershell.
Veronesi ha abituato i suoi fruitori a un’esuberanza creativa senza pari.

Viene definita una squatter di spazi, che riempie con il suo universo. 

«Nella simbologia dell’arte riesci a comporre molto di più di ciò che è la realtà, concentrando meraviglia verso la natura», spiega Veronesi, mentre racconta la sua visione in un’intervista.

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Credits: AD-Italia

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