Il tavolo, soprattutto quello di legno, è da sempre correlato ad un significato simbolico: punto conviviale di aggregazione e condivisione del gruppo. La qualità della materia lignea, combinata con elementi industriali, fa emergere un mix di forme architettoniche equilibrate ed eleganti. Il grande impatto emozionale si dimostra rispettoso nei confronti dell’ambiente.

Di seguito una serie di modelli che delineano la moda del 2023: dal tavolo Silent, disegnato da Big-Game per il brand valerie_objects, al Club 44 realizzato da Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti. Infine il Bench ideato da Konstantin Grcic.

Il tavolo Stay di Michele De Lucchi

Tutti pezzi interessanti che saranno i protagonisti delle case dal prossimo anno; tavoli dallo stile semplice, realizzati con tratti sottili ispirati al minimalismo contemporaneo. Tutti volti a garantire il massimo comfort e riempire in maniera versatile spazi diversi, dai soggiorni agli ambienti di co-working.
I materiali sono accostati in maniera attenta, per preservare originalità e rigore, così come l’utilizzo dei colori mantengono l’oggetto vivido. Non manca l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, ecco perché il designer del tavolo Stay, Michele De Lucchi, sostiene che “in un momento cui siamo consapevoli dell’emergenza climatica, il legno è sostenibile e fa sembrare tutto naturale.”

Il materiale in questione dà la possibilità di realizzare oggetti con le nostre mani, che esprimano la sostenibilità ricercata nella società odierna e una forte identità emotiva. Il legno rivela oggi la sua vena più artistica: dall’utilizzo del colore, alle ricerche formali della geometria e le sue venature originali. Si tratta di elementi che caratterizzano arredi dall’anima pop.
L’obiettivo ultimo è quello di restituire un insieme di mobili funzionali e senza tempo, che nonostante rievochino il passato, rimangono attuali ancora oggi. Motivo per cui il materiale viene considerato il re dell’architettura ancora oggi: respira, si lascia plasmare dalla mano dell’uomo e continua a vivere anche dopo essere stato tagliato. Le “rughe” e le imperfezioni non lo turbano né lo cambiano, perché gli anni che passano lasciano su di lui quell’alone di prestigio e bellezza che il tempo non riuscirà mai a cancellare.

 

tavolo

 

Tu cosa ne pensi? Ti piace il legno nel suo essere antico ma fortemente attuale?

 

Credits: Elle Decore Italia

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