Sesto appuntamento con la nostra rubrica dedicata alla professioni che ruotano intorno ai colorifici italiani. L’intervista di oggi è dedicata a Claudio Alboni, che si occupa di ricerca applicata.
Qual è il stato il tuo percorso di studi?
Ho conseguito il diploma di Maturità Scientifica e successivamente mi sono laureato alla Facoltà di Chimica.
Come sei arrivato a svolgere il ruolo che attualmente ricopri?
Durante il percorso professionale nell’ambito del comparto ceramico ho sempre cercato di lavorare in stretta collaborazione con la produzione. In questo modo ho avuto l’opportunità di coniugare direttamente le innovazioni, frutto della ricerca, con le esigenze produttive ovvero la formulazione di nuovi materiali che però avessero buone caratteristiche applicative. Questo si è verificato già dal primo impiego, dopo la laurea, in cui ho ricoperto il ruolo di addetto di laboratorio in un’azienda ceramica con il compito di controllare il materiale in ingresso destinato alla produzione. Spesso il materiale presentava scostamenti dai valori standard e a volte purtroppo i metodi di controllo non erano adeguati a evidenziare problematiche che si manifestavano successivamente in produzione. Grazie anche alla preparazione teorica data dal percorso di studi, ho imparato a correggere il materiale nel tentativo di evitare i difetti produttivi e nel tempo dalla correzione del materiale sono passato alla sua completa riformulazione per migliorarne sia le caratteristiche estetiche che economiche.
Di che cosa ti occupi?
Ad oggi mi occupo di Ricerca Applicata, cioè di ricerca sia di prodotti che possano essere idonei a nuovi sistemi applicativi, sia di nuovi effetti ceramici in tutte le tipologie di cottura.
Ci descrivi brevemente che cosa fai quotidianamente nel tuo ruolo?
Riuscire a schematizzare la mia giornata lavorativa è estremamente difficile in quanto le attività che svolgo sono molteplici e variano di giorno in giorno, dato che rappresento l’anello di congiunzione tra diversi reparti dell’azienda e tra l’azienda e i Clienti o i Partner esterni. Infatti interagisco principalmente con il Marketing Strategico dove vengono definite le linee guida di ricerca dei nuovi prodotti che dovranno essere sviluppati. In questi casi eseguo la verifica della presenza dei semilavorati di base nei nostri cataloghi e, nel caso, mi confronto con il reparto Ricerca di Base per la formulazione di quelli mancanti. A volte le richieste invece provengono da Partner esterni, ad esempio gli Impiantisti ceramici, che ci commissionano lo studio di nuovi materiali adatti alle tecnologie applicative più avanzate (per es. stampa digitale, ecc…). Dopo aver individuato i materiali necessari per lo sviluppo di nuovi semilavorati procedo alla formulazione dei prodotti finiti destinati alla vendita. Il mio lavoro si conclude solo dopo la verifica del risultato ceramico, dapprima in condizioni di laboratorio, poi con veri e propri test industriali in sede presso Clienti o Impiantisti. Spesso sono necessari diversi test industriali per poter prevedere e risolvere tutte le problematiche che possono emergere nell’applicazione industriale, in modo da arrivare ad un grado di conoscenza del nuovo prodotto tale da poterlo adattare alle diverse condizioni produttive di ciascun Cliente.
Quale posizione occupi nella “catena di montaggio”?
Sono il coordinatore della Ricerca Applicata e nello svolgere tale attività mi avvalgo dell’aiuto diretto di 3 collaboratori.
Quali sono i pro e i contro della tua professione?
I lati positivi della mia professione sono molti, dovendo elencare i principali direi:
lavorare con obbiettivi sfidanti, avere giornate dinamiche e non ripetitive, vivere in un ambiente professionalmente molto stimolante, avere l’opportunità di creare qualcosa di nuovo e innovativo. E ancora lavorare in un team in cui è presente sia chi produce il materiale, sia chi lo impiegherà in produzione (Cliente), coordinando e seguendo tutte le fasi che vanno dalla creazione all’utilizzo dello stesso. I “contro” si possono tutti riassumere nell’elevata pressione a cui tutto il gruppo della Ricerca è sottoposto per fornire nel minor tempo possibile il prodotto migliore. Spesso infatti il successo della vendita e la soddisfazione delle aziende nostri Partner sono subordinati al tempo impiegato per il raggiungimento del risultato.
Perché consiglieresti questo lavoro alle giovani generazioni?
Ritengo che il mio lavoro sia estremamente stimolante in quanto permette non solo di creare nuovi prodotti ma anche di vederne la loro realizzazione ed il loro impatto sul mercato. In questo ruolo si ha quindi un punto di vista ad ampio spettro su tutta la filiera del prodotto dal momento che si partecipa ad ogni fase del suo sviluppo.
In una frase, l’emozione che ti dà il tuo lavoro.
Raggiungere obiettivi ambiziosi nel settore ceramico in cui l’Italia è considerata da tutto il mondo il punto di riferimento.
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