Al via una nuova rubrica sul nostro magazine, ogni mese intervisteremo designer, architetti, illustratori ed esperti di ceramica. Ad aprire le danze è Martina, una giovane artista che si occupa di illustrazioni.
Chi sei? Raccontaci di te e di come è nata la tua passione per il mondo delle illustrazioni.
Sono Martina e sono nata a La Spezia, tra rocce e mare, ma vivo a Milano da molto tempo con Kiwi, la mia socia in affari e Carlo il mio compagno. La mia passione per l’illustrazione nasce all’università, mi è stata mostrata come mezzo di espressione da una professoressa di illustrazione appunto, che mi disse “come prima cosa devi avere qualcosa da dire, il resto viene dopo”. Ci ho messo molti anni a capire che cosa davvero volessi dire, ma ora eccomi qui.
Dove trovi ispirazione per le tue illustrazioni?
L’ispirazione per le mie illustrazioni viene quasi unicamente dalla musica.
Non so se capita a tutti, ma quando io ascolto una canzone la maggior parte delle volte la mia testa “parte” e inizia a ricordare, a immaginare e creare situazioni. È come se la musica fosse la chiave di ingresso per la mia mente. Ho sempre avuto un grande rapporto con la musica, mi ha sempre accompagnato in ogni momento della mia vita e per me era una presenza così scontata e costante che non mi ero mai accorta che fosse il motore di ogni mio disegno. Sono certa che nessuna mia illustrazione trasmetterebbe la stessa sensazione se non fosse accostata a quella canzone.
Abbiamo notato che i colori e le linee dei tuoi disegni sono spesso molto tenui, delicati e morbidi, da dove deriva questa scelta?
Mi fanno molto piacere questi tre aggettivi associati alle mie illustrazioni, è proprio quello che mi piacerebbe che trasmettessero “i miei ovetti”. Non so se è stata una vera e propria scelta o una conseguenza in realtà, non riesco ad immaginarmi di usare toni di colore differenti. Mi piace che si percepisca gentilezza e “accoglienza” in quello che rappresento. Sono una persona molto empatica e mi piacerebbe che le mie illustrazioni fossero come un abbraccio delicato in un mondo che a volte è troppo forte.
Qual è il processo creativo per i tuoi disegni?
Come dicevo prima, le mie illustrazioni partono sempre da una canzone. Solitamente le idee mi vengono mentre sono per strada, con le cuffiette mi guardo intorno, me le segno sul telefono e le lascio lì, sapendo che prima o poi ci sarà occasione di usare quella suggestione. Quando arriva l’opportunità, apro Spotify, metto la canzone e la ascolto in loop, mi immagino il disegno e mi fotografo per capire le posizioni, poi parto. Rispondendo a questa domanda mi sono resa conto di quanto gli studi accademici abbiano lasciato il segno nel mio processo creativo, non ci avevo mai pensato.
Secondo la tua opinione, per realizzare disegni e illustrazioni basta avere un talento innato o è necessario allenare il proprio tratto?
Questa domanda è molto difficile. Credo che ci voglia sia talento che allenamento, ma non per forza talento relativo al disegno. Ho sempre pensato che l’illustrazione sia un mezzo per esprimere quello che hai dentro e il talento stia nel trovare la tecnica giusta per trasmettere il messaggio. Io non penso di essere brava a disegnare, credo però di aver capito in che modo illustrare i miei pensieri e questo sicuramente perché ho disegnato tantissimo, quindi analizzato tanto il mio lavoro e capito che cosa vorrei dire.
Pensi di avere un tuo stile personale? Come lo racconteresti ai nostri lettori?
Sicuramente rientro in uno stile, sarei bugiarda a dire di no, però credo di avere una buona dose di personalizzazione, ma questo perché ho un messaggio che voglio che passi. Ad esempio, ci sono moltissime persone che fanno i ritratti con la tecnica illustrativa che utilizzo io, ma sono certa che le persone che vogliono un ritratto fatto da me lo scelgano perché è dolce, affettuoso, spensierato, perché io voglio esprimere questo, se volessero una cosa più ironica e colorata probabilmente non mi prenderebbero nemmeno in considerazione ed è giusto così.
Se dovessi raccontare il mio stile e il mio mondo ai lettori probabilmente gli direi: avete presente quando siete seduti su un muretto con davanti il mare e vedete il sole che piano piano scende? Il mare si colora di rosa, arancio, azzurro e tu sei lì con la testa piena di ricordi? Mi piacerebbe essere quel momento.
Ringraziamo Martina per aver risposto alle nostre curiosità e se volete immergervi nel mondo delle sue illustrazioni potete visitare il suo profilo Instagram: @the.uovo.
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