Dal vaso all’abito: il caso della maiolica
La maiolica fa parte della nostra tradizione sin dall’antichità. Pur prendendo il nome dalla città di Maiorca, che ne fu la principale sede di commercio, questa particolare ceramica ha in realtà origini antichissime: pare infatti che furono gli egizi ad inventare la tecnica di invetriatura alla base delle lavorazioni successive, che portarono infine all’ottenimento della copertura vitrea che noi tutti conosciamo.
Le maioliche non sono famose unicamente per la loro caratteristica lucentezza, ma perlopiù per i tipici colori vivaci con i quali vengono decorati i vari oggetti: piatti, vasellame, piastrelle.
Tinte solitamente intense, come il verde, l’oro o il rosso; sebbene la colorazione delle maioliche più popolare sia senza dubbio quella bianca e blu, caratteristica delle ceramiche di Delft, tanto da diventare icona della città stessa.
Le maioliche di Delft sono infatti note in tutto il mondo e si distinguono, oltre che per il tipico Delfts blauw (letteralmente “Blu di Delft”), anche per i temi delle decorazioni, che rappresentano tradizionalmente motivi floreali o altri elementi della natura, come animali o alberi. La produzione olandese raggiunse una grande popolarità in tutta Europa, oscurata per un periodo unicamente dall’arrivo delle più raffinate e candide porcellane cinesi, per poi rivivere un nuovo splendore nell’era dell’Art Nouveau.
Una combinazione di colori semplice eppure talmente elegante ed eterna da essere stata ripresa nel settore in assoluto più attento all’estetica: il mondo della moda. Oggi è infatti possibile, semplicemente osservando le vetrine delle diverse case di moda, riscontrare l’influenza della tipica decorazione olandese, applicata sia nella fantasia sia nelle tinte di borse, scarpe, vestiti e così via.
Il caso più iconico è senza dubbio quello di Dolce & Gabbana, che ha dedicato la sua ultima collezione all’arte della maiolica italiana (arricchendo quindi i propri abiti di altri colori tradizionali, come il verde e l’oro), decorando anche le proprie vetrine con busti o teste di ceramica decorata, per sottolinearne il legame; ma non si tratta dell’unico caso: possiamo infatti osservare come varie case di moda abbiano tratto ispirazione da questa affascinante lavorazione senza tempo, riprendendone colori e motivi per la realizzazione dei propri tessuti stampati.
Fonti immagini: Donna moderna, Dolce & Gabbana, Wikipedia
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