Dopo un periodo di silenzio, Banksy, l’artista più inafferrabile degli ultimi tempi è tornato per ricominciare ad usare le sue opere come strumento di comunicazione. Protagonista della scena street, è riapparso in un contesto drammaticamente attuale come quello della guerra in Ucraina, stampando le sue toccanti immagini fra gli edifici bombardati dai missili russi.
Banksy e le sue opere
La ragazzina ginnasta che cerca l’equilibrio in mezzo alle macerie, un anziano immerso nella vasca da bagno e una signora con la maschera anti gas. Sono immagini esemplari che dimostrano quanto Banksy sia “un grande maneggiatore” di comunicazione. Come dice Gianni Mercurio, il curatore della mostra che avrà luogo a Trieste, “le sue opere sono messaggi puri che vuole far arrivare a un pubblico più vasto possibile, nella maniera più diretta e comprensibile”.
Il suo essere un artista fantasma lo rende ancora più interessante, perché si riconoscono le sue opere ma non il volto che le realizza. Questo incuriosisce i suoi fruitori quasi quanto il messaggio che lascia.
La mostra a Trieste esplora in toto il percorso artistico del pittore, dalla sua dubbia identità, indagando le radici e le influenze che lo hanno ispirato e portato fino a qui: Keith Haring e Andy Warhol, ma anche i graffiti della New York degli anni ‘80. Ne emerge una forte capacità di racconto e la ribellione nei confronti di una serie di dinamiche sociali, come il consumismo e la guerra. Tematiche comunicate attraverso messaggi cruenti e di condanna, da vero e proprio stratega della comunicazione. Le sue opere sono d’impatto e lo stile inconfondibile, mischiato ad una forte dose di sarcasmo e un pizzico di tenerezza, che fa quasi sorridere.
La mostra è costituita da 60 opere suddivise in sale diverse: nella prima sono state esposte le opere di artisti e di movimenti a cui l’autore si è ispirato, mentre le altre 4 sono interamente dedicate a lui e le sue creazioni.
Perché Trieste come città ospite della mostra?
Differentemente da come ci si immagina, anche Trieste ha una sua scena street art, grazie a numerosi artisti che si impegnano a migliorare l’aspetto e la vivibilità della città, portando l’arte urbana contemporanea dalle periferie al centro. L’anima urban che si respira a Trieste è meno nota rispetto a quella asburgica ma sicuramente vale la pena andare a scovarla.
Ti consigliamo di scoprirla camminando per le strade della città e con l’occasione fermati a scoprire Banksy e la sua arte!
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