Colori, fiori e musica: parliamo della bellissima Liguria, regione protagonista di questa nuova tappa di Italia a colori. Ci troviamo nel nord ovest del nostro bel paese, al confine con la Francia. La regione si affaccia a sud sul mar Ligure mentre a nord un arco montuoso vede le Alpi Marittime unirsi all’Appennino, dopo la Valle d’Aosta. Tra le regioni italiane settentrionali è la meno vasta. Natura, mare, montagna e cultura si concentrano su questo piccolo lembo di terra rendendola una regione molto amata dai turisti italiani e non solo.

La grande risorsa della Liguria è il suo fantastico mare. Le Cinque Terre, il Golfo dei Poeti, il Golfo del Tigullio, Genova, il Golfo Paradiso, la Riviera delle Palme e la Riviera dei Fiori formano la famosa e bellissima costa che si estende da Ameglia a Ventimiglia. Lungo questo itinerario, troviamo le più rinomate località turistiche della regione: Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Sestri Levante, con la sua incantevole Baia del Silenzio, e Chiavari. E come dimenticarci di San Remo, la città dei fiori, famosa in tutto il mondo per il Festival della canzone italiana che ogni anno incolla milioni di telespettatori davanti al televisore.

Ma quale colore abbinereste alla regione Liguria? Ovviamente il verde. Verde come il suo celeberrimo pesto, condimento tradizionale tipico originario di questa regione. Con la denominazione pesto alla genovese, è inserito tra i Prodotti agroalimentari tradizionali liguri (PAT). Il suo ingrediente base è il basilico e più specificamente quello genovese, rinomato per la sua qualità. La pianta si distingue dalle altre varietà per le foglie più piccole, dalla forma ovale e convessa, e il colore verde. Il profumo è delicato e privo della fragranza di menta.

Il nome “pesto” deriva dal metodo di preparazione originale: la pestatura delle foglie e degli altri ingredienti nel tradizionale murta’ (mortaio) di marmo con pestello di legno. Si tratta di una salsa a crudo, in cui gli ingredienti sono amalgamati a freddo. Proprio per questo motivo gli ingredienti non perdono le proprie caratteristiche organolettiche originarie.

La ricetta del pesto non ha origini antichissime. Risale alla metà del XIX secolo, anche se nasce da un’antica tradizione. Storicamente, infatti, la Liguria è patria indiscussa delle erbe aromatiche. L’utilizzo delle erbe aromatiche, per i liguri è una tradizione che ha origini medievali. Gli abitanti del luogo impiegavano questi ingredienti per arricchire i loro banchetti oppure per rendere più gustose diverse pietanze. Il basilico per esempio, che in arabo significa “erba regale”, era molto famoso per questi scopi e rappresenta ancora oggi l’ingrediente principale del condimento ligure. Questa antica tradizione sembra abbia dato origine al pesto.

La ricetta originale risalirebbe alla seconda metà del XIX secolo; il primo a citare la ricetta originale del pesto, pare sia stato Giovanni Battista Ratto, rinomato gastronomo dell’epoca. Nella sua opera “La Cuciniera genovese” cita il procedimento del condimento: “Prendete uno spicchio d’aglio, basilico o in mancanza di questo maggiorana e prezzemolo, formaggio olandese e parmigiano grattugiati e mescolati insieme e dei pignoli e pestate il tutto in mortaio con poco burro finché sia ridotto in pasta. Scioglietelo quindi con olio fine in abbondanza. Con questo battuto si condiscono le lasagne e gli gnocchi, unendovi un po’ di acqua calda senza sale per renderlo liquido“.

Ma c’è anche una leggenda intorno alla nascita di questo delizioso condimento. Si racconta di un convento sulle alture di Prà (Genova) intitolato a San Basilio, nel quale un frate raccolse tutte le erbe del luogo e iniziò a mescolarle e a pestarle insieme a pinoli, noci e formaggio che gli erano stati portati in dono dai fedeli del luogo. Ottenne, in questo modo, il primo pesto della storia.

 

 

 

 

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